“Il rafforzamento delle eccellenti performance registrate in questi ultimi anni dal porto di Trieste in ordine al traffico merci su rotaia e l’ulteriore sviluppo, in chiave turistica, della linea ferroviaria che collega la Carinzia al Friuli Venezia Giulia, oltre all’interessamento da parte regionale per la realizzazione di un collegamento Vienna-Trieste”
Questi alcuni dei temi emersi nel corso dell’incontro che si è tenuto oggi, a Trieste, tra la presidente della Regione e i vertici delle Ferrovie austriche (Obb) guidati dall’amministratore delegato Andreas Matthae.
Lo stesso Matthae ha testimoniato l’indirizzo da parte del governo austriaco finalizzato all’aumento del flusso di treni verso il Friuli Venezia Giulia e, più a lungo raggio, su Venezia.
Attualmente sulla tratta Vienna-Venezia, che passa per Udine, ci sono due collegamenti in orario diurno e uno in orario notturno.
Non essendoci ancora un treno su Trieste, l’Amministrazione regionale ha manifestato l’interesse a lavorare congiuntamente con Obb per creare una linea che unisca Vienna al capoluogo Giuliano.
Oltre a ciò sono stati illustrati ai dirigenti delle Ferrovie austriache i progressi compiuti in questi ultimi anni dal porto di Trieste e, più in generale, da un sistema regionale allargato, anche giuridicamente, al porto di Monfalcone e, operativamente, agli interporti di Fernetti, Pordenone, Gorizia e Cervignano, per il quale Obb ha manifestato un’attenzione particolare nella prospettiva dei lavori che riguarderanno la stazione di Campo Marzio di Trieste.
In questo senso un accento è stato posto sugli 80 milioni di euro di investimento stanziati dal governo italiano per la rete ferroviaria del porto di Trieste, in un regime di forte collaborazione tra l’Authority dello scalo e le stesse Istituzioni centrali. Oltre a ciò sono stati rimarcati altri due importanti interventi strutturali di grande respiro per l’aumento dei traffici: la realizzazione delle Piattaforma logistica e il raddoppio del Molo VII.
Dopo aver affrontato il tema del traffico merci il discorso si è spostato su quello passeggeri. In particolare confrontandosi sul grande sforzo compiuto da parte italiana di sviluppare con 1 miliardo e 800 milioni di euro (in parte già finanziati) la velocizzazione della rete esistente tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Una concreta prospettiva di crescita che si coniuga con il nuovo polo intermodale dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, la cui inaugurazione è prevista per il prossimo mese di marzo.
Un’infrastruttura che sarà dotata di una stazione ad alta velocità per un traffico di 70 treni giornalieri.
Per quel che riguarda la rete dei treni storici, ribadito il primato nazionale della Regione in questo segmento, entrambe le parti hanno convenuto su un allargamento del servizio che coniuga la rotaia con il turismo ciclabile. A tal riguardo l’amministratore delegato di Obb, ricordando i 90mila passeggeri della linea transfrontaliera Udine-Villaco (Micotra), ha espresso l’interesse per un intervento che rafforzi questo progetto. Ogni treno, infatti, dispone di una carrozza interamente dedicata al trasporto delle biciclette in una visione strategica che valorizza e rende maggiormente fruibile la ciclovia Alpe Adria.
Al termine dell’incontro è stato convenuto di riunire a breve un tavolo tecnico tra l’Amministrazione regionale, Obb e la società Ferrovie Udine Cividale (Fuc), per individuare e sviluppare forme di collaborazione sulle iniziative da intraprendere e per l’avvio di un eventuale dialogo con FS (Ferrovie dello Stato) italiane.